B02 – TANTA SALUTE

Pubblichiamo il secondo numero del Bollettino sulla salute “Tanta salute a tutti”.

BOLLETTINO 02

estratto dal bollettino

COME STA IL PRONTO SOCCORSO?

Si incontrano difficoltà quando si arriva in un Pronto Soccorso per come sono organizzati.

Al nostro sportello abbiamo raccolto diverse testimonianze di persone entrate al pomeriggio e uscite la mattina del giorno dopo.

Il Ministero della Salute ha fatto un’analisi chiara del funzionamento dei Pronto Soccorso, del loro sovraffollamento, della loro organizzazione e delle loro difficoltà, ha chiesto di costituire Piani di indagine e di intervento.

In Regione Lombardia cosa si è fatto?

In Lombardia si dice che c’è un uso improprio del Pronto Soccorso ma se ci fosse un servizio sanitario territoriale funzionante, attivo e presente e i tempi di attesa fossero brevi, probabilmente non si andrebbe così in tanti al Pronto Soccorso.

Quando la Guardia Medica nei weekend funziona fino alle 20,30, dopo dove si va?

Quando i medici di base non escono per l’assistenza domiciliare e capita di non riuscire a mettersi in contatto con loro, dove si va?

Quando alcuni servizi sanitari sono stati ridotti o cancellati o spostati lontano, dove si va?

Quando i tempi di attesa per le visite e gli esami sono lunghissimi e nel frattempo peggiorano i sintomi, dove si va?

Quando si rende inefficace un Pronto Soccorso chiudendo la terapia intensiva, chi ha bisogno ne affollerà un altro.

Poi quando arrivi al Pronto Soccorso tocchi con mano le conseguenze della decisione di impoverirlo riducendo

il personale medico e infermieristico, rendendo difficile la loro attività e limitando le ore di presenza degli operatori tecnici.

Anche le Case di Comunità potrebbero essere utili se non fossero una scatola vuota o mal funzionante.

Insomma le difficoltà nel Pronto Soccorso dipendono ancora una volta dalle scelte fatte dalla Regione Lombardia di maltrattare la Sanità Pubblica.

Se incontri disagi col servizio sanitario puoi venire allo sportello al mercoledì dalle 17,00 alle 19,00 presso il Centro Sociale Baldina in via Forlì, 15 oppure nello stesso orario puoi telefonare al 3517660135 o mandarci una email a:

retesalutesanitapubblica@gmail.com

Rete Salute Sanità Pubblica Sesto San Giovanni, 15 marzo 2022

 

 

SPORTELLI SANITÀ MILANO CITTÀ E DINTORNI

  • Milano Sud/Ovest Via Lelio Basso, 7 – Ogni LUNEDÌ dalle 18:00 alle 20:00
  • Milano Lambrate c/o Panetteria Occupata Via Conte Rosso, 20 – Ogni MARTEDÌ dalle 17:00 alle 19:00
  • Sesto San Giovanni c/o Centro Sociale BALDINA – Via Forlì, 15 – Ogni MERCOLEDÌ dalle 17:00 alle 19:00
  • Milano nord AMBULATORIO MEDICO POPOLARE – Via Dei Transiti, 28 – LUNEDÌ dalle 15:30 alle 19:00 – SABATO dalle 11:00 alle 13:00

per contatti: tantasalute@inventati.org

B01 TANTA SALUTE

Bollettino-01

 

Pubblichiamo il primo numero del Bollettino sulla salute, frutto del lavoro coordinato di diverse realtà milanesi e di Sesto San Giovanni attive su queste tematiche.

 

T A N T A S A L U T E A T U T T I

Da oltre un ventennio, con le varie riforme della Sanità a partire dal 1997, “era Formigoni” e in perfetta continuità d’intenti e obiettivi, la salute e la malattia diventano progressivamente forme diprofitto, sia per quanto riguarda la cura che la prevenzione. Abbiamo visto altrettanto forti risorse economiche e di personale investito nella sanità privata. Con il nuovo P.N.R.R. e la riforma regionale approvata, questo processo si va a delineare in modo strutturale a favore del privato, smentendo il piano ipocrita che, nel momento più acuto della pandemia, prometteva assunzioni di personale sanitario e un ritorno agli investimenti nella sanità pubblica.

SUCCEDE IL CONTRARIO!

È necessario comprendere il processo in atto perché la narrazione ufficiale è quella della libera scelta del cittadino rispetto all’erogatore del servizio, o che il pubblico non è abbastanza efficiente, quando in realtà il depotenziamento del Servizio sanitario pubblico è funzionale all’espandersi del mercato sanitario privato. Ci rendiamo conto che la sanità è all’interno di un quadro più generale di riorganizzazione del mercato del lavoro, di liberalizzazioni che propagandano un apparente miglioramento dei servizi, ma che in realtà hanno progressivamente aumentato il costo della vita a fronte di salari sempre più bassi e incerti. Certezze e retribuzioni che aumentano invece per le cariche dirigenziali e amministrative sempre più numerose all’interno delle strutture sanitarie sia pubbliche che private. La nostra idea di salute non è legata solo all’assenza di una malattia, ma comprende anche tutti quei fattori che influenzano il nostro essere, sia in senso positivo permettendoci uno stato di benessere o negativo creando le precondizioni per lo sviluppo della malattia. Abitazioni inadeguate, ritmi di lavoro stressanti, servizi che dovrebbero supportare le donne lavoratrici che non esistono, se non in forma privata e con costi esorbitanti, i rincari continui di beni di prima necessità, di luce, gas, la nocività ambientale e gli infortuni nei luoghi di lavoro. Di fronte a tutto questo è nata l’idea di coordinarci fra realtà che da tempo si occupano di salute e sanità, con la volontà di costruire iniziative comuni a livello metropolitano e di creare uno strumento comunicativo “il bollettino” che veicolerà riflessioni, informazioni, appuntamenti, trasformazioni in atto e quanto saremo in grado di cogliere e valorizzare sul piano delle lotte e delle rivendicazioni. Un contributo concreto e aperto per inceppare questo meccanismo disumanizzante che risponde ormai solo a logiche del profitto e non più alla vita e alla salute delle persone. È solo con l’impegno diretto, con la forza delle lotte che possiamo trasformare questa realtà, come molti lavoratori stanno dimostrando, senza deleghe o fiducia nelle istituzioni, le stesse che hanno ideato e generato questa mercificazione della salute.